Consulenza legale - avvocati italiani Parigi Nîmes Nizza Bourges Tourcoing Antibes Levallois-Perret Courbevoie Saint-Maur-des-Fossés Nantes Aix-en-Provence Dijon Noisy-le-Grand Le Havre Colombes Angers Saint-Nazaire
Il verdetto è stato ripetuto dalla Sesta sezione Penale della Corte di Cassazione che doveva pronunciarsi su una fattispecie di reato di evasione relativo ad una coppia cui erano stati concessi gli arresti domiciliari e invece colti in flagrante mentre temporeggiavano nel giardino di casa.
In base all art. 385 c.p., la casa deve essere vista soltanto come un sito in cui il soggetto passa la propria vita quotidiana e personale lasciando da parte ogni altra zona contigua, come aree condominiali, dipendenze, giardini, atri e zone simili che non ne siano parte necessaria (cass. pen. sez. VI, 3212/2008).
L impostazione alla base della norma del codice penale non rispettata deve infatti essere assimilata nell obbligo per la persona in regime di arresti domiciliari di restare nel posto indicato “in quanto ritenuto adatto al soddisfacimento delle esigenze di cautela e anche a consentire in modo agevole la disposta sorveglianza dell autorità competente” (cfr Cass. sez. VI, n. 6394/1998).
Avvocato penale italiano Francia
- Annecy Rennes Tolone Reims Nice La Rochelle Pau Lille Lyon Avignon Drancy- Toulon Créteil Marsiglia Vitry-sur-Seine Parigi Le Mans Montpellier Ajaccio- Le Tampon Issy-les-Moulineaux Mérignac Marseille Tolosa Perpignan Brest
Con verdetto emanato alla fine del giudizio abbreviato sottoposto alla ricezione della documentazione il Tribunale di Cagliari disponeva il proscioglimento per non esistenza del fatto E.B. dalla fattispecie di reato di evasione dal regime cautelare degli arresti domiciliari, attribuitogli perché non trovato in casa alle ore 10:50 del 10.8.2005 nel panificio di Cagliari ove gli era stata concessa l autorizzazione a svolgere il proprio impiego dalle ore 23:30 alle ore 11:30 tutti i giorni, avendo il gestore della bottega detto agli ufficiali di p .g. proseguenti che il B. recatosi in orario sul luogo di lavoro la sera del passato 9.8.2005, si era dopo poco allontanato su un motorino senza fare più ritorno.
Il Tribunale autorizzava la liberazione del soggetto incriminato sulla base della ragione che gli agenti di polizia, in coincidenza con la attestata non presenza del soggetto dal luogo di lavoro, non avevano svolto la funzione ispettiva ai fini della verifica della presenza del B. nella propria residenza, per il fatto che - secondo l organo decisionale - "la licenza all allontanamento dal domicilio per recarsi a lavoro per uno specifico numero di ore non può essere assimilato all obbligo di andare a lavorare, per cui vi é, nel caso contrario, il dovere di restare nella propria casa, come disposto dalla decisione giudiziale di imposizione della prescrizione".
Avvocati italiani Francia
- Lione Calais Grenoble Villeurbanne Strasbourg Versailles Fort-de-France- Aulnay-sous-Bois Toulouse Béziers Nancy Orléans Quimper Strasburgo- Paris Poitiers Mulhouse Limoges Rouen Colmar Clermont-Ferrand Roubaix
In merito al ricorso del Procuratore Generale di Cagliari, la Corte di Appello di Cagliari con il verdetto del 18.7.2010, evidenziato in calce, lo ha accolto, capovolgendo il verdetto di primo grado, ha valutato il B. responsabile della fattispecie criminosa di evasione domiciliare, disponendo una misura penale carceraria di sei mesi.
Verdetto di colpevolezza del pervenuto che si fonda sull idea, conforme alle solide dichiarazioni dell interpretazione giurisprudenziali di questa S.C., dell infondatezza, data l accertata non presenza del soggetto incriminato dal posto di lavoro in un orario in cui avrebbe dovuto trovarvisi, della mancata funzione ispettiva circa la possibile presenza nella propria casa del B. alla medesima ora.
L autorizzazione data dall organo giudiziario al soggetto incriminato in regime di arresti domiciliari, per poter uscire dalla propria casa per svolgere in un altro sito il suo impiego produce, difatti, solo la variazione del posto di attuazione della misura giudiziaria di cautela domestica.
Con l ovvia conseguenza che il caso di inosservanza dell onere di rimanere sul luogo di lavoro “avallato” integra la fattispecie criminosa di evasione.
Avvocato penale italiano Francia
- Saint-Étienne Bordeaux Metz Champigny-sur-Marne Argenteuil- Asnières-sur-Seine La Seyne-sur-Mer Besançon Tours Boulogne-Billancourt- Saint-Pierre Saint-Denis Lilla Nanterre Aubervilliers Dunkirk Rueil-Malmaison- Montreuil Perpignano Caen Cannes Amiens Saint-Paul Digione
Ciò ancor più se si osserva che il B. non aveva fatto alcuna richiesta per l allontanamento nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2005 dal panificio in cui avrebbe dovuto lavorare (e dove si era effettivamente recato), né ha provveduto a spiegare le ragioni del suo allontanamento. 3. Contro il verdetto di appello ha inoltrato ricorso per cassazione l avvocato del soggetto in questione, adducendo come motivazione la scorretta applicazione dell art. 385 co. 3 c.p, e la mancanza dell elemento scusante per scombussolamento delle esigenze di natura processuale.
La disposizione giudiziaria la quale legittimava lo svolgimento del lavoro al di fuori della casa imponeva al B. il veloce rientro in casa dopo l orario di partenza. In modo alquanto errato la Corte di Appello ha disposto la colpevolezza del soggetto incriminato sebbene fossero insufficienti le notizie indiziarie che avrebbero consentito di ritenere che lo stesso, spostatosi dal sito in cui lavorava, non fosse appunto ritornato a casa.
Il verdetto di appello inserisce nella spiegazione di tale fattispecie un elemento esterno ad essa, che coinciderebbe con un ipotizzato dovere di notifica delle ragioni del trasferimento dal sito di lavoro, di competenza del soggetto incriminato, così complicando la licenza data allo stesso di recarsi al lavoro e l obbligo di lavorare piuttosto che rimanere in casa.
Il verdetto di appello ribalta il dovere di fornire elementi probatori circa la falsa accusa all incriminato, laddove si rifletteva soltanto sull accusa il dovere di fornire prove della contemporanea assenza del B. dal luogo di lavoro e dalla propria residenza.
Avvocato penale italiano Francia
- Lione Avignon Brest Saint-Denis Limoges Saint-Étienne Strasburgo- Boulogne-Billancourt Levallois-Perret Rouen Toulon Saint-Pierre Toulouse- Le Mans Clermont-Ferrand Villeurbanne Rennes Amiens Orléans Tours
Il ricorso predisposto a beneficio di E .B. deve essere ammesso come non accoglibile per manifesta infondatezza dei precisati e solo assertivi accertamenti, avulsi da una reale decodificazione critica delle interpretazioni concesse nella dibattuta pronuncia di secondo grado.
Difatti con un idoneo procedimento valutativo la Corte territoriale sarda ha sottolineato la mancata rilevanza della situazione, in modo errato evidenziata dal verdetto di assoluzione di primo grado della mancata funzione ispettiva della probabile presenza nella propria residenza del B. invece del normale svolgimento della esterna, cui era stato riconosciuto dall organo giudiziario della cautela domiciliare.
Per la sola ragione che, il convalidato allontanamento è necessario di per sé all integrazione dell ascritta fattispecie di reato di evasione ex art. 385 co. 3 c.p. senza che vi siano altri accertamenti di p.g.
L atteggiamento del recluso (indagato, incriminato o sanzionato) in regime di arresti domiciliari che si allontani dal posto in cui è stato disposto il permesso a lavorare per delle ore predefinite manifesta, difatti, una fattispecie criminosa di evasione, dal momento che la licenza a lavorare non è un elemento che basta ai fini dell annullamento o, ancor meno, alla definizione della sospensione della specifica misura di custodia in casa. Essa produce solo una variazione del luogo ove il soggetto incriminato deve rispettare il provvedimento degli arresti domiciliari.
Studio legale internazionale Francia
- Créteil Colombes Antibes Caen Reims Tolone Digione Poitiers Aix-en-Provence- Tolosa Saint-Paul La Seyne-sur-Mer Lyon Nantes Ajaccio Montpellier- Perpignano Cannes Bourges Nanterre Aubervilliers Colmar Argenteuil
Ammesso che il soggetto non può allontanarsi quando ha voglia, anche se solo per ritornare a casa prima dell orario di fine della licenza al lavoro, o ritornando sul posto di lavoro (prima della fine dell ora "esterna"), dopo essersi assentato per sua non accordata e non conforme decisione.
La licenza a lavorare in un sito esterno alla propria casa introduce solo una diversa collocazione del luogo di attuazione della misura giudiziaria di cautela (o espiativa) domiciliare, che non provoca alcuna modificazione in merito al dovere di continuata presenza del detenuto nel luogo "esterno", così come del dovere che egli ha in caso di mancata autorizzazione di allontanamento dalla residenza.
Studi legali italiani - avvocato italiano Francia
- Nancy Mulhouse Bordeaux Drancy Parigi Marseille Rueil-Malmaison Pau- La Rochelle Tourcoing Aulnay-sous-Bois Quimper Champigny-sur-Marne- Dijon Metz Asnières-sur-Seine Nizza Paris Perpignan Annecy Lilla
Con la palese conseguenza, pertanto, che -come spesso ammesso dall organo giudiziario di legittimità- l inosservanza priva di ragioni dispensanti dall onere di costante cospetto sul luogo di lavoro autorizzato manifesta una fattispecie di reato di evasione e non la mera inosservanza delle disposizioni indicate e specifiche della misura giudiziaria di cautela domiciliare semmai soggetta a condanna ex art. 276 c.p.p. (cfr.: Cass. Sez. 6, 8.2.2005 n. 10082, Cuccu, rv. 231177; Cass. Sez. 6, 18.11.2005 n. 44977, Ruggero, rv. 233507; Cass. Sez. 6, 14.1.2005 n. 3882, P.G. in proc. Diema, IV. 245811).
Avvocato italiano Francia